L’Homo Ludens, ovvero “l’uomo giocante”, è una elaborazione dello storico olandese Johan Huizinga nel suo celebre libro “Homo Ludens: saggio sulla funzione ludica della cultura“, nel quale l’autore sostiene che il gioco è una componente essenziale della cultura umana ed un aspetto fondamentale dell’essere umano.
Occupandoci di sport moderno, come forma di gioco organizzato, risulta facile creare un’analogia con l’Homo Ludens di Huizinga: lo sport è una attività che coinvolge le persone in modo ludico e che si basa su regole concordate. Come Huizinga sostiene che il gioco non può esistere senza regole, in quanto esse stabiliscono i limiti entro i quali il gioco può svolgersi e creano una struttura che permette ai giocatori di esprimere la loro creatività e le loro abilità, osserviamo che le regole sono essenziali nello sport moderno perché permettono una competizione equa e sicure: senza regole, lo sport diventerebbe caotico e pericoloso. Le regole stabiliscono le norme di comportamento e sanzioni per chi le viola.
Muovendo anche dal lato passionale notiamo anche che le regole non sono solo un elemento limitativo del gioco, ma al contrario, sono uno stimolo per la creatività e l’ingegno dei giocatori. Le regole possono essere viste come un limite che i giocatori provano a superare per raggiungere l’obiettivo del gioco.
Le regole nello sport moderno sono spesso elaborate da organismi internazionali e applicate a livello globale. In questo modo, lo sport diventa un linguaggio universale che può essere compreso da persone di culture diverse. Questo concetto riflette la visione di Huizinga dell’Homo Ludens come un aspetto universale dell’essere umano.
Le analogie tra l’Homo Ludens di Huizinga e lo sport moderno sono molto forti, poiché entrambi si basano sul concetto di gioco organizzato e regolamentato, capace, quale parte essenziale della cultura umana, di creare un mondo a parte, regolato da regole e convenzioni specifiche, nel quale i partecipanti sovente non ne vedono un fine pratico, ma il solo piacere di giocare e di seguire le regole stabilite.
Huizinga, tuttavia, mette in guardia dal fatto che il gioco può diventare troppo serio ed eccessivamente regolamentato, perdendo il suo spirito ludico, come sembra essere in lacuni sport maggiormente praticati, nei quali la enorme dimensione economica spesso prende il sopravvento.
In conclusione, le analogie tra l’Homo Ludens di Huizinga e lo sport moderno sono evidenti. Entrambi sono regolati da un insieme di norme specifiche, che determinano come le attività devono essere svolte, bilanciando la regolamentazione con la necessità di mantenere lo spirito ludico e creativo dell’attività.
Fabrizio Pacileo
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